domenica 15 luglio 2007

Vi racconto come è nato jacopo...

Mercoledì 11/07 vado a letto serena, ormai tranquilla che il mio bimbo sarebbe nato quando fosse stato il momento giusto e che probabilmente quel momento non era prossimo, visto che mi sentivo benissimo senza alcun segnale. Leggo per un po’, un libro che mi sta appassionando e senza accorgermene faccio le 11, per me è tardi, Emma ci da la sveglia presto la mattina,meglio dormire e così faccio, chiudo gli occhi e cado in un bel sonno profondo. Improvvisamente un dolore acuto al basso ventre mi sveglia, apri gli occhi di scatto, che succede? Aspetto, guardo l’orologio, passano 5 minuti e arriva un'altra fitta. Decido di alzarmi e andare in bagno per verificare che non si tratti di bisogno di fare la cacca. mi siedo lì e sento sgocciolare e ancora un'altra fitta. Emma dorme, mia mamma pure, Mario sta provando ad addormentarsi, vado da lui e gli dico, mi sa che ci siamo, credo di aver rotto le acque, controllo ancora e semmai andiamo, intanto non ti addormentare. Torno in bagno e capisco che si tratta proprio di liquido amniotico perchè è rosato, mi vesto in fretta, sveglio mia madre e le annuncio che stiamo andando. Sono le 23.55 partiamo in macchina le contrazioni sono intense, brevi (poco meno di un minuto), ma ravvicinatissime 2-3 minuti l’una dall’altra. Arriviamo in ospedale, il parcheggio è quasi vuoto perciò decidiamo di lasciare la macchiane fuori e andare direttamente in reparto senza passare dal PS. In ostetricia mi ricoverano e mi attaccano al monitor in sala travaglio sono le 12.20. dopo 20 minuti ho un’improvvisa voglia di spingere, lo dico a Luciana (ostetrica meravigliosa) mi visita con molta calma, parlandomi sempre a voce bassa e con estrema tranquillità mi dice “fai quello che ti senti di fare, vedi tu, asseconda il tuo istinto”, e io “ma sono già dilatata”, “completamente!”.....
......aiuto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
............tocca a me!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
..........non sono pronta!
Ho paura di spingere, non mi sento pronta, non me lo aspettavo e ora che faccio, chiedo della vasca e mi dice, non facciamo in tempo a prepararla. E ora come mi metto sdraiata su qestoletto sto scomoda mi fa male la schiena, ma a terra non mi sento di andare mi sembra di non possedere l’uso della gambe, nel senso che mi sembra che non rispondano bene ai comandi, mi faccio consigliare e lei mi propone di mettermi su un fianco...ci provo, fantastico, la schiena non mi fa più male e la pressione su sacro si è ridotta tantissimo, ci siamo ora sono pronta cominciamo!
Intanto arriva l’infermiere con una flebo e io pronta chiedo cos’è
“serve per rendere più efficaci le contrazioni”, guardo Luciana e le dico chiaro “non lo voglio”, “ok aspettiamo e vediamo”, capisco che mi devo mettere di impegno sfruttare le contrazioni e far nascere il mio bimbo. Qualche bella spinta lunga e sento la testa uscire, mi riposo un attimo, lo so che il più è fatto, è quasi finita, ancora una spinta e insieme al bimbo esce un ondata di liquido, era ancora tutto dentro, il medico di turno era entrato e stava accanto a mio marito a guardare in silenzio, ha fatto un salto per scanzare il getto che stava per annaffiarlo ben bene (...guardone!). Luciana prende Jacopo e me lo appoggia sul petto: che sensazione meravigliosa, è il mio bimbo, sta bene, è bellissimo, somiglia a Emma, ha freddo, scaldatelo, qualcuno lo scaldi, vedete che ha freddo (certo che lo vedono, ma io sono di nuovo mamma!), Mario vai con lui... sono le 1.31.
Le gambe non smettono di tremare, è da quando o partita da casa che non si ferma questo tremore, è fastidioso,ma mi dicono che è normale, tra poco mi passa. Restiamo sole io e l’ostetrica, mi guarda la vagina e mi dice, mi sembra bene sai, poi guardiamo meglio, adesso aspettiamo un attimo che si stacchi la placenta. In quel mentre arriva la solita infermiera con una siringa e io di nuovo chiedo cos’è, “serve per aiutare l’utero a ricontrarsi”, mi scuso, non voglio mettere nessuno in difficoltà, ma io quell’iniezione non la voglio, mi portate il bimbo lo attacco e vedrai che l’utero torna al suo posto. L’infermiera è scocciata, Luciana mi chiede un patto niente iniezione fino al controllo tra qualche ora e se lei valuta ce ne sia bisogno io non farò storie, accetto, mi sembra ragionevole. Ci siamo sento di nuovo delle contrazioni e la placenta che si sta staccando, una spintina ed è fuori. Mi pulisce un po’, mi disinfetta e controlla bene, perfetto non ci sono lacerazioni, a posto così! Posso andare in camera e aspettare che Mario mi porti il nostro cucciolo....
Tutto fatto, sono stanca, ma non ho sonno, mi metto a mandare sms, comprese le mie amiche luglioline che devono saperlo subito!!!




e ora ve lo presento insieme a sua sorella che non lo lascia un momento!




1 commento:

Mimi ha detto...

cara cara silvia
che bei bambini
e Emma è tanto tanto simile a te
complimenti